I prestiti personali sono dei finanziamenti di denaro ad un tasso di interesse fisso e rimborsabile quindi con rate costanti.
Appartengono alla categoria dei prestiti non finalizzati, vale a dire non collegate all’acquisto di beni o servizi (anche se a volte l’Istituto finanziario chiede come si intende spendere l’importo).
Se e quando la richiesta di prestito personale viene accettata (da banche e società finanziarie), l’erogazione della somma avviene direttamente nelle mani del consumatore.
Per questo genere di prestito, non é necessario neppure un bene o servizio a garanzia per l’eventuale insolvenza del debitore, anche se talvolta, per limitare il rischio di insolvenza, gli Istituti finanziatori chiedono che il richiedente firmi un contratto di cambializzazione delle rate per garantire una parte o l’intero ammontare erogato.
Oppure, ancor più diffusa, è la richiesta della firma di un terzo fideiussore (un garante).
Per Legge è sempre possibile estinguere i prestiti personali anticipatamente pagando una penale che non può comunque essere superiore all’1% dell’importo finanziato: a volte è un’operazione favorevole e da considerare.
Gli elementi da considerare sono:
TAN
Ossia Tasso Annuo Nominale che, contrariamente al TAEG, non tiene conto di spese e commissioni.
Viene utilizzato per calcolare la quota interesse che il debitore dovrà corrispondere al finanziatore e che, sommata alla quota capitale, andrà a determinare la rata di rimborso.
TAEG
Vale a dire il Tasso Annuo Effettivo Globale: é il costo effettivo di un prestito personale, tenendo conto anche delle spese, della periodicità delle rate e della durata. E’ questo il più importante elemento da valutare nella scelta di una carta di credito revolving.
Attenzione che la normativa italiana consente, in alcune occasioni, di escludere o includere nel calcolo del TAEG alcune voci: ad es. le spese assicurative che, se facoltative, possono essere escluse dal calcolo.